DNF alla maratona di Roma 2025

A inizio stagione avevo pianificato di correre due maratone ravvicinate, in particolare Roma il 16 Marzo e Milano il 6 Aprile.
Naturalmente Roma l’avrei corsa in preparazione per Milano, quindi avrei sfruttato l’evento per fare un lunghissimo in compagnia e per visitare Roma in un modo diverso.
In quel weekend sono anche riuscito a portare a Roma moglie e figlio e tutto lasciava presagire un bellissimo fine settimana, anche il meteo sembrava abbastanza buono.
Appena arrivati a Roma Venerdì sera mangiamo una pizza (devo dire non delle migliori) a domicilio e fatico molto a digerirla.
La notte non dormo particolarmente bene ma al Sabato mattina sono pronto per una corsetta defaticante da 5km che poi diventano 7 perchè Roma è bella e non vorresti mai fermarti.
Poi la colazione e il viaggio verso la zona EUR dove ritiriamo il pacco gara e il pettorale.
A pranzo mangio un piatto di pasta cacio e pepe e fatico a finirlo, forse era troppo condita? strano.
Nel pomeriggio inizia a chiudersi lo stomaco e arrivo all’ora di cena completamente privo di appetito, proprio nel pasto in cui avrei dovuto abbondare con la pasta/riso per avere le energie per correre. Mi costringo a mangiare e arrivo a 80gr di pasta in bianco, ma chiaramente c’è qualcosa che non torna.

Domenica mattina, sveglia alle 5:00, vedo la partenza del primo Gran Premio di Formula 1 mentre faccio colazione e poi aspetto. Anche la colazione (solita) fatica ad andare giù, ho lo stomaco bloccato.
La tabella del coach prevedeva di partire piano e cercare una progressione con qualche km finale al ritmo maratona ma io so già benissimo che in queste condizioni non è fattibile e decido di correrla tutta al mio ritmo del lento e così faccio.

prima di partire, ancora non sapevo come sarebbe finita…

Buone sensazioni per tutti i primi 10km e in generale fino all’ora di corsa, riesco anche a prendere il primo dei gel che mi sono portato.
Poi il tracollo, mi trascino dal 14esimo al 21esimo km sperando che arrivino un po’ di forze chissà da dove ma questo non succede, sono vuoto, indebolito e stanco.
Al 22esimo kilometro mollo con la corsa e decido che la concluderò alternando 1km di corsetta a 500m di camminata, così dovrei riuscire a chiuderla.
Presto mi rendo conto che sto male, lo stomaco è a pezzi e sono completamente privo di forze. Arrivato al 24esimo inizia anche una leggera pioggia che mi fa pensare: “se continui ti ammali seriamente e salta anche Milano, non fare stupidate”. A malincuore decido di ritirarmi, la scelta mi costa tantissimo perchè ci tenevo davvero tanto a chiudere questa maratona così speciale. Chiedo allo staff che non sa nulla di come ritirarsi e arrancando proseguo per altri 6km fino al trentesimo dove crollo definitivamente, poche centinaia di metri più avanti c’è un furgone per i ritirati e salgo.
Da quando corro non mi ero mai ritirato ad una gara, è stata una sensazione così amara che spero di non dover più provare.
Nei giorni successivi confermo il sospetto, il mio problema è legato ad un virus gastrointestinale che qualche giorno prima aveva colpito mio figlio e che ha lasciato strascichi per circa una settimana anche su di me.

Posso ricavare qualcosa di buono da quest’esperienza?
Sì, ho imparato che quando c’è la salute di mezzo è meglio non scherzare, e che quando sei malato puoi impegnarti quanto vuoi ma il corpo non risponde.
Ho anche dimostrato maturità e saggezza nell’accettare la “sconfitta” evitando il rischio di peggiorare la mia salute, e per uno come me non è una cosa da poco.

Ho comunque vissuto l’atmosfera della maratona e ho ricavato una voglia maggiore di chiudere Milano 2025 nel miglior modo possibile, anche se la battuta d’arresto a poche settimane dalla gara non è positiva.

Nei prossimi giorni vedrò come mi sento e penserò a cosa fare.

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